Prevenzione inquinamento da sostanze estranee (ntrm) ed allestimento dei colli di tabacco secco.
L’acronimo NTRM (Non Tobacco Related Material) viene utilizzato per identificare i materiali diversi dal tabacco ossia per tutte le sostanze estranee quali: carta, spaghi, metalli, sassi, steli del tabacco e germogli, materie plastiche, polistirolo, legno, erba, erbacce, oli, ecc...
Produrre un tabacco senza da NTRM è un aspetto importante del GAP che inizia dall’azienda agricola con l'eliminazione e la rimozione delle fonti NTRM.
Principi guida e pratiche
- formazione e sensibilizzazione del personale impiegato nel ciclo di produzione, trasformazione e commercializzazione, sull'importanza del tabacco pulito e privo di NTRM;
- rimozione di tutte le forme di NTRM dalle aree di coltivazione, di lavorazione del tabacco verde e secco, di cura, cernita e di stoccaggio;
- controllo accurato di tutte le macchine e attrezzature, eliminando i potenziali elementi di rischio: sostituzione delle vecchie fascette, sostituzione dei nastri trasportatori rovinati, perdite d’olio, ecc;
- controllo delle erbe infestanti;
- Monitoraggio e controllo degli impianti degli agricoltori durante il ciclo di produzione da parte di personale TTI dedicato, partecipando alle ispezioni e alla stesura di una check list per la valutazione dei rischi di contaminazione.
Liste del controllo dei rischi da contaminazione da NTRM includono:
- messa a fuoco delle singole fasi del ciclo di produzione (ad esempio, zona di produzione piantina serra, campo, raccolta, cura, cernita, pressatura, stoccaggio, ecc.);
- elementi specifici da controllare per ogni fase di produzione;
- elementi di ispezione durante tutta la gestione aree di produzione e lavorazione, strutture, attrezzature, e depositi del tabacco;
- pulizia e ordine di tutte le aree aziendali in generale;
- revisione costante di tutti i materiali e prodotti utilizzati per la produzione di tabacco, la manipolazione, la cura, e lo stoccaggio.
L’allestimento del tabacco deve essere eseguito con rigore e senso di responsabilità.
- le aree di lavoro devono essere tenute pulite;
- è vietato mangiare, bere, fumare nelle aree dove viene lavorato il tabacco;
- evitare l’accesso di animali, in particolare di volatili;
- i magazzini di stoccaggio devono essere puliti, impermeabili ed accessibili solo agli addetti ai lavori;
- utilizzare nastrini di cernita per togliere germogli, stocchi, erbe, foglie di tabacco completamente verdi e nere e comunque tutto ciò che non è tecnicamente impiegabile come tabacco. Il corretto uso dei nastrini di cernita è riportato nell’allegato 3;
- per la conservabilità del prodotto, l’umidità non deve supere il 16%: prestare attenzione alle costole cosiddette “grasse” che favoriscono la marcescenza del tabacco ed in particolare al rinvincidimento;
- il tabacco deve essere confezionato in colli omogenei con peso di 90-120 Kg. per la prima raccolta, 100-120 Kg per le raccolte successive e riempite per l’intero volume della scatola.
N.B.:
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Origine delle sostanze estranee ritrovate nel tabacco secco
Particolare rilevanza è data alle sostanze estranee sintetiche che si ritrovano nel tabacco durante la lavorazione. Queste sostanze sono state separate dal TTI e classifica per ORIGINE come di seguito:
- dai campi coltivati a tabacco: bottiglie, bicchieri, cartucce, pezzi di manichetta, buste di plastica, guanti, polistirolo, involucri degli alimenti, delle caramelle, pacchetti di sigarette, ecc..;
- dalle macchine operatrici (raccoglitrici, agevolatrici, trattamenti, carrelli per il trasporto ecc..): pezzi gomme dagli organi di raccolta, fascette di plastica, pezzi di nastri trasportatori, foglie macchiate da olio idraulico, nastro adesivo da elettricista, corde in plastica, fili elettrici,vernice, ecc..;
- dalle macchine per la lavorazione ed il carico del verde: nastro adesivo da elettricista, corde in plastica, fili elettrici, fascette di plastica, ecc.;
- dai forni di cura: pezzi di gomma, di poliuretano, di poliestere, silicone, vernice, fascette di plastica;
- dai nastrini di cernita: fascette di plastica, pezzi di nastri trasportatori, nastro adesivo da elettricista, corde in plastica, fili elettrici e vernice;
- dal personale coinvolto nella lavorazione del tabacco e nella manutenzione delle macchine ed attrezzature: cicche di sigarette, involucri degli alimenti, delle caramelle, dei pacchetti di sigarette, fazzolettini di carta ed oggetti personali (guanti, accendini, cellulari, penne, ecc..).
- nei centri di cura devono essere presenti contenitori per la raccolta differenziata e un angolo fumatori.
GESTIONE CARTONI
La corretta gestione dei cartoni è fondamentale per conservare e mantenere integro il tabacco confezionato.
Per evitare perdite di qualità dovute ad una cattiva gestione delle fasi di confezionamento, movimentazione e stoccaggio è importante porre molta attenzione ai seguenti punti:
- INTEGRITA’ DELLE SCATOLE: scatole rotte, sporche di macchie d’olio o altro (vernice, solventi, grasso) non devono essere utilizzate. Rimuovere eventuali etichette non perfettamente incollate o fissate con spille di ferro;
- UMIDITA’ DEL TABACCO: attenzione all’umidità del tabacco in fase di sfornatura. Tabacchi pastosi facilitano processi di riscaldamento con produzione di muffa, causa di un’importante perdita di valore. Tabacchi troppo aridi facilitano la frasamizzazione del prodotto nella fase di pressatura; impediscono inoltre il corretto riempimento e pressatura nel cartone ;
- RIEMPIMENTO E PESO: riempire le scatole in modo uniforme con più pressature in modo da ottenere una densità omogenea e fino al bordo superiore della scatola evitando aree vuote. Modulare il peso in funzione della corona fogliare tenendo conto che la prima raccolta deve contenere una quantità di tabacco tra 90 e 110 kg, quelle delle altre corone tra 100 e 120 kg. Evitare carichi eccessivi che modifichino la sagoma originale del cartone provocandone la rottura;
- MOVIMENTAZIONE E CARICO: porre molta attenzione alla movimentazione del tabacco ed evitare in modo assoluto durante questa fase di rompere le scatole con l’attrezzatura utilizzata come pinze, forche, pale. Le scatole che si rompono devono essere sostituite immediatamente congiuntamente ai cartellini. Il carico sui rimorchi o camion deve essere fatto con particolare attenzione rispettando le capacità del mezzo utilizzato. La sagoma squadrata del cartone viene spesso rovinata per l’insistenza dell’operatore nel cercare di caricare un più alto numero di scatole. I responsabili dei centri di stoccaggio delle cooperative e del magazzino di perizia nel caso di carichi non conformi e con cartoni rotti, eccessivamente rovinati e maltrattati possono non autorizzare lo scarico e mandare indietro il prodotto.
- STIVAGGIO: deve essere effettuato in modo da garantire la massima sicurezza. Cartoni rovinati che possono pregiudicare il corretto stivaggio devono essere sostituiti.